Il centenario di Chiara Lubich sabato arriva Mattarella celebrazioni in tutto il mondo

In un mondo in cui «emergono continuamente correnti di particolarismi e di divisioni e sorgono nuovi muri e nuove frontiere» il messaggio di unità di Chiara Lubich è «di estrema attualità». È questo il pensiero centrale di un videomessaggio con il quale Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, ricorda oggi 22 gennaio 2020, i 100 anni dalla nascita della fondatrice dei Focolari.

Chiara Lubich: mons. Tisi (Trento), "ha infranto il sabato di una teologia prigioniera di se stessa" per "lasciarsi sorprendere dalle novità di Dio"

È stupefacente vedere come, sulle macerie della guerra, lo Spirito Santo, andando anche oltre i dettami teologici del tempo, abbia regalato a Chiara la capacità di riconoscere nel Cristo abbandonato il documento di un amore senza misura che non dice mai basta. Dalla contemplazione di quest'amore, Chiara ha ricevuto l'intuizione che è lo svuotamento di sé a dar corpo all'altro, a eleggere l'altro come il respiro della vita. Nella misura in cui faccio respirare l'altro, respiro io stesso. Lo ha sottolineato, ieri sera, mons.

Pacher: «Lubich, donna che sentiva il mondo dentro sé»

Una donna che aveva una visione del mondo e che il mondo se lo portava dentro. Con queste parole Alberto Pacher, ex sindaco di Trento, fa sintesi efficace della figura della fondatrice del Movimento dei focolari. Proprio ieri ricorreva il centenario della nascita (ricordato con una messa celebrata nella chiesa di Santa Maria Maggiore), mentre sabato ci sarà la cerimonia ufficiale a Cadine con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Cento anni fa nasceva Chiara Lubich: a Trento le radici del suo ideale dell'unità

Ricorre quest'anno il centenario della nascita a Trento di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, che con il suo pensiero e la sua azione tutta rivolta alla fraternità e alla pace, ha lasciato un’eredità diffusa in tutto il mondo. Nella nostra intervista la famiglia e la formazione della giovane Chiara nel contesto storico-sociale trentino