La forza del carisma di Chiara Lubich
Quei lunghi applausi nel teatro
Se dovessimo misurare la giornata di ieri con l' applausometro, al teatro del centro Mariapoli a Cadine solo il presidente Sergio Mattarella è riuscito a battere l' arcivescovo Lauro Tisi. E ci è riuscito con un discorso di rara intensità ma in perfetta sintonia con ciò che il vescovo ha detto. Perché Tisi ha connesso il messaggio di Chiara Lubich con la realtà di oggi, passando per Auschwitz. E ha chiarito che la ricerca continua di dialogo e unità che ha contraddistinto il messaggio e la vita stessa della Lubich «non si esaurisce nell' ambito della Chiesa».
Festa di musica e di parole per ricordare Chiara Lubich
«Le nostre democrazie riscoprano la fraternità contro paure e tensioni»
A Mariapoli Mattarella celebra Chiara Lubich: "Si può essere forti restando aperti agli altri"
Trento, Mattarella: fraternità elemento fondamentale della convivenza
«Il messaggio di Chiara una provocazione per la politica di oggi»
Il volto sorridente di Chiara Lubich si affaccia dai cartelloni che annunciano il centenario della nascita. "Sogno un mondo unito nella varietà delle genti", recita il motto (una citazione della stessa Lubich) scelto per questo evento dal Movimento dei focolari. Parole che stridono profondamente con l' Italia e il Trentino di oggi, più arroccato sulle paure (cavalcate e alimentate da una certa politica) che aperto ad un mondo in continua evoluzione.
«Chiara fu segno di speranza»
Il presidente Mattarella ricorda a Trento la fondatrice dei Focolari, Lubich, a cento anni dalla nascita: si è impegnata nel dialogo con tutti fondato sulla cultura della fiducia. Anche nell' abisso della guerra Trento «Si può essere forti, molto forti, pur essendo miti. E aperti alle buone ragioni degli altri. Anzi, in realtà, per dirla con sincerità, soltanto così si è veramente forti».
«Mattarella ha interpretato al meglio le parole di Chiara»
Attenzione, commozione, gioia. In Sala Depero all' interno del Palazzo della Provincia posti tutti occupati: in 240 hanno seguito in diretta dal maxischermo lo streaming della cerimonia in ricordo di Chiara Lubich. Piena a metà anche la vicina Sala Belli, con un' altra quarantina di persone. A inizio cerimonia il collegamento fa le bizze: si impunta sia l' audio che l' immagine, ma nessuno fa una piega. Prontamente i tecnici rimediano proponendo la diretta da un altro canale. In sala tantissimi focolarini arrivati soprattutto dal Nord Italia.