Il mondo intero celebra il Centenario

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Nonostante tutto il mondo si stia trovando a fare i conti con il coronavirus, in ogni angolo del globo si sono moltiplicate le iniziative per vivere insieme il Centenario di Chiara Lubich. Alcune sono state fatte prima delle limitazioni poste dalla pandemia, altre con l’ausilio del web per rimanere comunque uniti. Ne facciamo una – per quanto incompleta – carrellata.

 

Africa

Centro del Centenario in Africa è stata la Mariapoli Piero (Kenya), dove il 15 marzo è stata aperta la sezione locale della mostra “Chiara Lubich città mondo”. Per quanto non sia stato possibile fare un evento pubblico con le 600 persone attese, si è comunque aperto alle visite individuali, tra cui quella del vescovo Efesino Salesius Mugambi. In Benin i sacerdoti del Movimento si sono incontrati a Parakou, unendo formazione, spiritualità, e ricordo dei cent’anni dalla nascita di Chiara. In Costa d’Avorio si è celebrato il Centenario lo scorso 8 febbraio alla Mariapoli Victoria, riunendo africani ed europei, cristiani e musulmani, politici, leader delle comunità locali, rappresentanti di ong e organizzazioni civili; mentre in Burundi il 14 marzo si è tenuta una giornata comunitaria, con la partecipazione del vescovo emerito di Bujumbura e del segretario del Nunzio Apostolico.

 

Asia

In tutto il Sudest asiatico si sono state celebrate delle messe in ricordo di Chiara (sia di persona che via web), incontrando anche persone di fede buddhista là dove possibile; a Hyderabad, in India, il ricordo di Chiara è stato tenuto vivo visitando una struttura che ospita 50 uomini e 15 donne abbandonate consegnando alcuni beni di prima necessità; mentre nella capitale, Nuova Delhi, il Nunzio Apostolico ha celebrato una messa in ricordo di Chiara. In Giappone il Centenario è stato vissuto anche insieme ai membri della Rissho Kosei Kai, movimento buddhista giapponese con cui Chiara è sempre stata in grande amicizia.

 

America del Nord

Inizio del Centenario negli Stati Uniti è stata la visita di Jesùs Moran – copresidente del Movimento dei Focolari – alla Mariapoli Luminosa (New York) il 22 gennaio; dove si è tenuta una giornata di celebrazioni il 7 marzo, con un programma centrato sul “celebrare la vita di Chiara per far conoscere il suo carisma”.

 

America Latina

Paese in cui il Movimento dei Focolari è particolarmente attivo è il Brasile, dove la serrata non è totale e quindi alcune attività hanno potuto essere portate avanti. Tra queste l’inaugurazione di un auditorium intitolato a Chiara Lubich al Centro Mariapoli Arnold vicino a Porto Alegre, numerose celebrazioni eucaristiche, e l’apertura del focolare maschile di Obidos.

Molte le celebrazioni anche in America Centrale, tra cui una nel santuario più caro ai Mesoamericani, la Madonna di Guadalupe (il 22 gennaio, anniversario della nascita di Chiara); mentre a Guadalajara (Messico) è stato inaugurato un centro sociale intitolato a Chiara.

 

Europa

A Stoccolma, dove il 14 marzo doveva tenersi una “giornata porte aperte in Focolare” per far conoscere la figura di Chiara, stanno nascendo interessanti esperienze di incontri online dove poter fare lo stesso comunità; così come a Oslo, in Norvegia, dove si trova il Focolare più a Nord del mondo. In Russia il Centenario si è celebrato il 14 marzo con un incontro, a cui ha idealmente partecipato con un suo messaggio anche il metropolita della Chiesa Russo Ortodossa Ilarion; mentre di persona è stato presente il responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Russia, Alessandro Salacone, che ha ricordato il rapporto di amicizia tra Chiara e Andrea Riccardi. Numerosissimi gli eventi in Europa centrale, tra Germania, Austria e Svizzera: tra i tanti segnaliamo il ricevimento di capodanno dedicato al Centenario di Chiara a Solingen (Germania), l’incontro alla “Haus am Dom” a Francoforte il 24 gennaio, e la messa solenne a Lugano (Svizzera) presieduta dal vescovo mons. Valerio Lazzeri.