Edificata per volere del principe vescovo Bernardo Clesio tra il 1520 e il 1524, la chiesa di Santa Maria Maggiore è uno dei principali luoghi di culto a Trento; e fu costruita da Antonio medaglia, su modello della Basilica di Sant’Andrea a Mantova.
Su questo luogo già erano sorte in precedenza altre chiese, di cui la più antica risalente al V-VI secolo; quella attualmente visibile è la quarta, che tra il 1899 e il 1901 ha peraltro subito ulteriori lavori e restauri che ne hanno modificato la facciata rinascimentale.
Il 12 dicembre 1545, fu la meta della prima processione solenne del Concilio di Trento, alla vigilia dell’apertura dei lavori, dopodiché ospitò alcune cerimonie minori. A partire dal 1562, vi si tennero le congregazioni generali della terza fase del concilio, vale a dire quella conclusiva (1562-1563). All’interno si possono ammirare una serie di cappelle che ospitano altari in marmo in stile barocco, numerose pale d’altare, le statue seicentesche di Santa Marta e Santa Maddalena, la cantoria con i bassorilievi di Vincenzo e Gian Girolamo Grandi, e la volta dipinta che illustra momenti del Concilio.
Dopo gli scavi archeologici e i restauri, la chiesa è stata riaperta al pubblico nel mese di aprile 2012, con consacrazione dell'altare il 30 settembre 2012.
Piazza Santa Maria Maggiore, 38122 Trento