In occasione della celebrazione per i cento anni dalla nascita di Chiara Lubich la basilica di Santa Maria Maggiore si è trasformata nel pomeriggio di ieri in un inedito palcoscenico per lo spettacolo «Così si sale alle stelle», ispirato al Concilio di Trento. L' iniziativa, che ha seguito la visita dei prelati alla mostra sulla vita della fondatrice del Movimento dei focolari, allestita presso lo spazio espositivo delle Gallerie di Piedicastello, è stata curata da Fernando Muraca, con la collaborazione di Beatrice Ballardini e Simonetta Bungaro.
Ad accompagnare lo spettacolo, vi era il gruppo vocale Laurence Feininer, composto da Roberto Gianotti, Marco gozzi e Salvatore de Salvo, e da musiche per organo eseguite da Stefano Rattini, ispirate all' atmosfera culturale del sedicesimo secolo.
Per l' occasione, la chiesa, gremita di persone, era stata predisposto in modo tale da ricordare il più noto dipinto sul Concilio di Trento, realizzato da Elia Naurizio e conservato presso il Museo diocesano tridentino. I banchi delle prime file, in particolare erano stati disposti a ferro di cavallo, in modo tale da permettere ai visitatori di assistere alla rievocazione, che prevedeva diverse letture di testi e documenti storici effettuate dal pulpito. Contestualmente, erano state spente tutte le luci, lasciando la chiesa in piena oscurità, con solo le luci delle candele a fare da sfondo allo spazio di scena.
La rievocazione ha raccontato la storia del Concilio di Trento, a partire dalla convocazione nel 1545, fino alle conclusioni, avvenute, dopo diverse interruzioni, quasi vent' anni dopo. La rappresentazioni è proseguita poi, raccontando le tappe storiche principali della Chiesa, fino alla nascita di Chiara Lubich, avvenuta a Trento il 22 gennaio del 1920.
L'Adige