Bregantini: «Chiara, una vera trentina»

L'Adige

«Ho amato Chiara Lubich grazie a padre Tarcisio Turco che veniva dalla valle di Cembra ed era uno Stimmatino come me. Ho passato moltissimi anni insieme a lui: padre Tarcisio era stato il segretario di padre Giambattista Tommasi, colui che aveva difeso Chiara presso il Sant' Uffizio negli anni in cui la Chiesa non le credeva».

Giancarlo Bregantini , 71 anni, noneso di Denno, è arcivescovo di Campobasso dal 2007. Prima era vescovo di Locri ed è conosciuto per l' impegno contro la 'ndrangheta.

Ieri Bregantini ha visitato la mostra «Chiara Lubich, città mondo» alla Galleria Bianca di Piedicastello insieme ai 5 cardinali e 122 vescovi amici dei Focolarini giunti a Trento da 50 Paesi nel centenario della nascita di Chiara Lubich. «Grazie a padre Tarcisio», racconta, «posso dire che quando ho incontrato Chiara per la prima volta, mi sembrava di conoscerla già! In Calabria, tra l' altro, dove ho svolto per anni il mio ministero, molti amici erano vicini ai Focolarini».

L' arcivescovo di Campobasso ha incontrato Chiara varie volte, sempre a Rocca di Papa dove Chiara viveva.

«L' ho incontrata con molta venerazione», riprende. «Amava la sua terra ed era una vera trentina, anche nel parlare. E quando parlava mi sembrava di sentire mia madre!», sorride. «Lei e Chiara erano coetanee: Chiara era più vecchia di appena quattro giorni».

Lo stile della Lubich era brillante, giovanile, biblicamente fondato. «E sapete da chi aveva imparato? Dal vescovo Montalbetti, ausiliare del vescovo Endrici. Chiara in quegli anni era alle Magistrali: rimase colpita da Montalbetti, che venne perseguitato e infine cacciato e spedito a Reggio Calabria».

È un onore, per Trento, avere generato Chiara, insiste il presule noneso.

«Trento mi ha fatta diventare la donna che sono, diceva lei, ed è vero. La Trento bombardata: tutto crolla, Dio resta. Così diceva».

Decisivo, per Chiara, il fatto di essere una maestra. «Cominciò a insegnare in val di Sole: lassù avvicinò la povertà vera», ricorda Bregantini. «Ho sempre sostenuto che Dio ha preparato Silvia a diventare Chiara. Silvia, si chiamava, prima di essere attratta dalla scelta radicale di Dio di Chiara d' Assisi al punto da prenderne il nome».

A monsignor Bregantini è rimasta impressa una sua meditazione su Maria: «Maria è la Parola, diceva, ha generato la Parola ed è stata essa stessa discepola della Parola. Grazie a Chiara ho capito la bellezza di Maria», conclude.

Papa Francesco ha inviato un messaggio ai cardinali e ai vescovi riunitisi al Centro Mariapoli di Cadine per il convegno «Un Carisma a servizio della Chiesa e dell' umanità». Francesco incoraggia i vescovi a vivere i punti cardine della spiritualità di Chiara Lubich: l' impegno per l' unità, la predilezione di Gesù crocifisso come bussola esistenziale, il farsi uno «a partire dagli ultimi, dagli esclusi, dagli scartati, per portare loro la luce, la gioia, la pace»; l' apertura «al dialogo della carità e della verità con ogni uomo e ogni donna, di tutte le culture, le tradizioni religiose, le convinzioni ideali, per edificare nell' incontro la civiltà nuova dell' amore»; l' ascolto di Maria, dalla quale «si impara che ciò che vale e resta è l' amore». «Il carisma dell' unità - continua il sommo pontefice - è una di queste grazie per il nostro tempo, che sperimenta un cambiamento di portata epocale e invoca una riforma spirituale e pastorale semplice e radicale, che riporti la Chiesa alla sorgente sempre nuova e attuale del Vangelo di Gesù».

Dopo l' evento artistico in Santa Maria Maggiore l' arcivescovo di Trento, Lauro Tisi , ha presieduto la messa al Centro Mariapoli. «"Essere per gli altri" è stato il desiderio e la passione di Chiara», ha detto nell' omelia. «La straordinaria fecondità del suo carisma è figlia di questo anelito che ha condiviso con le prime compagne di avventura, mentre le bombe cadevano su Trento».

Oggi alle 10, in Duomo , si terrà la concelebrazione della messa presieduta dal cardinale thailandese Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij (diretta su Tv2000 e in streaming sul sito www.centenariolubichtrento.it). A seguire i cardinali e i vescovi amici dei Focolarini saranno accolti nel palazzo della Provincia dalle autorità politiche locali.