La forza del carisma di Chiara Lubich

Città Nuova

Se c’è un aggettivo che meglio di altri può descrivere l’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento “Trento incontra Chiara”, è “appassionato”. Dal tono della sua voce era evidente come questo non fosse soltanto un discorso di circostanza; ma uno in cui, da uomo di Stato fedele all’istituzione che rappresenta, riconosceva con sincerità e convinzione il contributo dato alla vita civile da un carisma nato dalla fede. «Come sempre, quando ci sono espressioni di fede, in persone in coscienza autentiche e sincere – ha affermato infatti Mattarella –, questo si è riverberato sui comportamenti concreti, quotidiani e ha avuto riflessi di carattere sociale. A Chiara Lubich non sono mai sfuggiti questi riflessi».

Commosso il ricordo di Igino Giordani, da lui conosciuto in gioventù: una persona che «affascinava con la sua travolgente semplicità e autenticità», e che è stato interprete di prim’ordine della spiritualità dell’unità. Ma ha riservato parole di gratitudine e ammirazione anche a tutti coloro che oggi portano avanti il carisma di Chiara Lubich, e in particolare a coloro che in questa occasione hanno portato la propria testimonianza: i medici congolesi Arthur Ngoy e Florence Mnawabute, che si dedicano alla cura dei più deboli e alla formazione sanitaria; l’avvocato americano Amy Uelmen, che come docente forma una “nuova generazione” di giuristi attenti all’etica del proprio lavoro; i giovani italiani che hanno accolto Yacine, rifugiato algerino; gli imprenditori Lawrence Chong e Stanislaw Lencz, impegnati a costruire un’economia più solidale e sostenibile. Il capo dello Stato ha infatti avuto parole di grande spessore anche per l’Economia di Comunione: «È un orizzonte nuovo – ha riconosciuto –, ma tutt’altro che marginale nelle società; è un elemento importante nella prospettiva di economie sostenibili che sono quelle naturalmente compatibili con l’ambiente, con gli equilibri ecologici; ma sono anche quelle che inducono la sostenibilità, e fanno superare diseguaglianze; riescono a conciliare produzione e cura delle persone; è un’economia della responsabilità che è avvertita in maniera crescente delle imprese. E se crescerà l’economia di comunione, cresceranno anche l’eguaglianza, la giustizia e il benessere».

Per Chiara Lubich poi, ha ricordato Mattarella, la fraternità e l’unità erano anche «una categoria politica. Ed ebbe a manifestarlo sovente nei luoghi internazionali che frequentava e dove le è stata riconosciuta la qualità di costruttrice di pace». Un contributo che ha riconosciuto essere essenziale per l’Europa e per il mondo in tempi come i nostri, segnati da divisioni; e che può essere «fondamento di civiltà e motore di benessere», in quanto dà la forza per costruire una maggiore equità sociale ed economica.

Ma sono stati molti altri i punti citati dal presidente della Repubblica nel suo lungo discorso; in cui ha tra l’altro ribadito l’invito, fatto poco prima dalla presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce, a praticare “l’estremismo del dialogo”; nel quale «si può essere molto forti pur essendo miti e aperti alle buone ragioni degli altri. Anzi, come dimostra vita di Chiara Lubich, soltanto così si è veramente forti».

Al di là delle parole intense sia del presidente della Repubblica che di tutte le altre autorità intervenute – il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, e l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi –, girando per il Centro Mariapoli di Cadine che ha ospitato l’evento, si aveva la netta sensazione che fosse una festa di popolo: 400 erano le persone in sala, 500 quelle collegate nelle sale adiacenti o in città, mentre migliaia di altre hanno seguito in streaming. All’interno di questa festa, in un certo qual modo, è entrato anche l’imponente servizio d’ordine del presidente: a fine manifestazione sia gli organizzatori che le forze dell’ordine si sono trovati a congratularsi reciprocamente per l’ottima collaborazione. Chissà se Chiara Lubich, all’epoca in cui è nato il Movimento, avrebbe mai pensato che il suo carisma sarebbe stato anche un valido aiuto alla security in tempi come i nostri.

Clicca qui per rivedere tutto l’incontro oppure clicca qui per rivedere il solo discorso di Mattarella