Il giorno di Mattarella per Chiara

Corriere del Trentino

È tutto pronto per l' evento centrale del programma annuale delle celebrazioni del centenario della nascita di Chiara Lubich. Saranno mille i trentini che prenderanno parte all' iniziativa di oggi organizzata dal Movimento dei focolari: in 600 saranno ospiti al Centro Mariapoli di Cadine, mentre in 400 seguiranno il convegno attraverso il collegamento video allestito nelle sale Depero, Wolf e Belli del Palazzo della Provincia. Ed è tanta l' attesa anche per l' arrivo in città del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che potrebbe prendere la parola nei minuti finali e che al termine della manifestazione visiterà lo «Spazio De Gasperi» a Palazzo Thun.

«Un nuovo popolo nato dal Vangelo», così la fondatrice, Chiara Lubich, aveva definito il popolo dei focolarini quando ne sancì la nascita nel 1943 a Trento, durante la Seconda guerra mondiale. Ancora oggi, a distanza di 77 anni dalla fondazione, «Chiara insegna e cerca di far capire a noi, che siamo dentro la difficoltà di questa globalizzazione che stenta ad avere un' anima, che abbiamo bisogno di una categoria fondamentale: la fraternità umana», aveva spiegato alla presentazione dell' evento Lucia Fronza Crepaz, componente trentina del comitato organizzatore del centenario di Chiara Lubich (nata a Trento il 22 gennaio 1920 e morta a Rocca di Papa il 14 marzo 2008). Il messaggio di «unità» è stato, e continua ad essere, infatti, la colonna portante del Movimento dei focolari: formato (secondo i dati riportati sul sito ufficiale) da oltre 350 chiese e comunità ecclesiali e da più di 2.000.000 di aderenti provenienti da 182 paesi, di cui circa 7.000 di religioni diverse dal cristianesimo. Uno spirito transculturale che si manifesterà anche nell' evento di questo pomeriggio a Cadine (dalle 16 alle 17.30) attraverso le testimonianze di alcune persone influenzate da Chiara Lubich: due imprenditori venuti dal Singapore e dalla Slovacchia, un avvocato e docente universitario statunitense, due medici della Repubblica democratica del Congo e l' ex sindaco di Trento Alberto Pacher.

Un modo anche per rivivere l' atmosfera delle Mariapoli, gli appuntamenti tipici del Movimento dei focolari durante cui, per alcuni giorni, adulti, giovani e bambini, delle più varie provenienze, si ritrovano con lo scopo di vivere un' esperienza di fraternità. La prima Mariapoli (città di Maria) fu organizzata proprio in Trentino, nella valle del Primiero, nel 1949. In uno dei convegni estivi sulle Dolomiti, in particolare quello del 1953 a Tonadico di Primiero, partecipò anche Alcide De Gasperi. Lo statista trentino e Chiara Lubich erano infatti legati da una profonda amicizia spirituale. Rapporto che oggi pomeriggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rimarcherà con la sua visita alle 17.30 all' esposizione permanente «Spazio De Gasperi» a Palazzo Thun, dove sarà accolto dal Coro del Noce. Uno spazio in cui sono conservati oggetti originali, immagini e documenti che la figlia dello statista, Maria Romana, ha donato alla città di Trento, tra cui una copia originale della Costituzione italiana firmata da De Gasperi, Enrico De Nicola e Umberto Terracini. «Sono molto orgogliosa del fatto che il presidente della Repubblica passerà a visitare l' esposizione - ha voluto commentare Maria Romana De Gasperi - Il mio desiderio è che coloro che visiteranno l' esposizione, soprattutto i giovani, possano meglio comprendere non solo la vita e l' opera di De Gasperi, ma i valori e principi, soprattutto cristiani, che hanno ispirato il suo operato al servizio della gente».

Gli stessi valori e principi, cristiani, che hanno accompagnato la vita di Chiara Lubich, ricordata ieri sera anche dall' arcivescovo Lauro Tisi durante la messa alla basilica di Santa Maria Maggiore in sua memoria. «La nostra chiesa trentina oggi ha la possibilità di far memoria e di scoprire la tenerezza di Dio che l' ha visitata, l' ha incontrata, facendo germogliare in essa il carisma dell' unità. Partito da Trento, ha conquistato tutte le latitudini», ha detto l' arcivescovo nell' omelia.