San Venceslao, il sigillo a Maria Voce

Corriere del Trentino

«In quest' epoca di individualismo,di particolarismi e divisioni, di nuove frontiere che si ergono, il centenario di Chiara è un' opportunità per riscoprire l' attualità del suo carisma che è un messaggio di fraternità, unità e comunione». Sono parole di Maria Voce, la presidente del Movimento dei Focolari, che ieri è stata insignita dal presidente Maurizio Fugatti del sigillo di San Venceslao.

«È con molto orgoglio che conferiamo questo sigillo che viene assegnato a chi ha avuto meriti speciali - ha detto il governatore - da parte nostra un forte ringraziamento per quello che ha fatto per noi, che siamo il territorio di Chiara Lubich». L' onorificenza della Provincia è stata consegnata a Maria Voce «per aver saputo interpretare con impegno instancabile i valori dell' unità e della pace, esprimendoli con la passione incondizionata che ha sempre contraddistinto la figura di Chiara Lubich».

La presidente dei Focolari ha voluto ringraziare la città di Trento «anche per la cura dell' armonia e della natura - ha detto - la cui bellezza ha fatto spesso da cornice alle sue più profonde ispirazioni.
'Trento ardente': così Chiara ha voluto chiamare la sua città, con l' augurio che questa fosse città-testimonianza e modello di quell' ideale dell' unità che ha visto proprio qui i suoi albori».

La cerimonia, sancita dal coro allievi della Sat, si è tenuta alla presenza di centinaia di persone a Piedicastello, proprio di fronte alle Gallerie, dove, al termine c' è stato il taglio del nastro della mostra «Chiara Lubich, Città Mondo», che rimarrà negli spazi della Galleria Bianca fino al 7 dicembre 2020.